Se hai bisogno di una nuova iniezione di liquidità mentre hai una cessione del quinto in corso, il rifinanziamento del prestito potrebbe non essere ammesso, ma puoi ottenere una delega di pagamento, nota anche come doppio quinto.
Si tratta di un finanziamento a tasso fisso con una durata massima di dieci anni, riservato ai titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Se richiesto da dipendenti postali o da altre realtà parapubbliche, assume la forma del prestito con delega dipendenti parapubblici.
Anche se sei segnalato come cattivo pagatore, puoi ottenere capitale senza preoccuparti di ricordare le scadenze. La rata ha un importo costante, quindi puoi pianificare spese e investimenti con serenità.
Vuoi saperne di più su come funziona la delega di pagamento, quali sono gli aspetti in comune con la cessione del quinto e come presentare richiesta? Leggi il nostro articolo di approfondimento sul prestito delega. Per ottenere la delega di pagamento, ecco quali documenti ti serviranno.
Vantaggi del prestito con delega per i dipendenti parapubblici
Prima di tutto, è importante sapere che la delega di pagamento è regolata da norme diverse rispetto alla cessione del quinto. Sebbene segua alcuni principi fondamentali contenuti nel DPR 180/1950, la possibilità di attivare un finanziamento di questo genere è data dall’articolo 1269 del Codice Civile, noto anche come prestito delega normativa.
I prestiti con delega permettono ai lavoratori che hanno già una cessione del quinto di ottenere nuova liquidità senza dover ricorrere a garanzie reali o al rinnovo della cessione del quinto. Questo è vantaggioso perché non devi attivare ipoteche sui tuoi beni di proprietà e il rinnovo della cessione del quinto non è sempre un’opzione praticabile.
Come accade con la cessione del quinto, la somma finanziabile dipende dalla durata del rimborso e dal profilo del richiedente. La rata massima è fissata al 20% della busta paga netta, ma potrebbe essere inferiore a questa soglia se hai altre trattenute sullo stipendio che, insieme alla cessione del quinto, superino il 50% della tua busta paga. Ad esempio, se hai già una cessione del quinto e altre trattenute che insieme rappresentano il 35% della tua busta paga, la quota massima che potrai ottenere come rata mensile per il prestito con delega sarà del 15%.
Le politiche adottate dalle banche possono influire sulla somma finanziabile: alcune concedono fino a 75.000 euro, mentre altre arrivano a un massimo di 60.000-50.000 euro.
Come richiedere un prestito con delega per i dipendenti parapubblici: documenti necessari e procedura di domanda
Se vuoi cedere oltre il 20% dello stipendio come dipendente parapubblico, la normativa sui prestiti con delega di pagamento richiede il consenso del tuo datore di lavoro. In pratica, il tuo datore di lavoro deve accettare di assumere il ruolo di terzo delegato.
Quindi, come funziona l’iter di richiesta per il prestito con delega? Dopo aver trovato la banca o la società finanziaria che offre la proposta migliore con l’aiuto di un consulente del credito, devi inviare una richiesta. Dovrai allegare alcuni documenti obbligatori come le ultime due buste paga, il CUD, il codice fiscale e un documento di identità. Se la richiesta viene approvata dalla banca, dovrai presentarla al tuo datore di lavoro, che deciderà se accettare o meno il ruolo di terzo delegato. Se il datore di lavoro acconsente, il contratto di finanziamento può essere completato e otterrai il credito. Altrimenti, non potrai sottoscrivere il prestito e non otterrai le somme richieste.
Il datore di lavoro accetta automaticamente il ruolo di terzo garante solo se ha sottoscritto una convenzione specifica con la banca. In questo caso, non dovrai sottoporre la pratica all’ente per cui lavori. Tuttavia, non molti enti parapubblici hanno attivato convenzioni con banche e società finanziarie per l’erogazione di prestiti con delega di pagamento. Nella maggior parte dei casi, il risultato della pratica dipende dalla valutazione del tuo datore di lavoro. Prima di fare domanda per un prestito con delega di pagamento, è consigliabile discutere la questione con un consulente del credito.