Residenza Principale e Prima Casa
L’abitazione principale viene riconosciuta come l’immobile dove il proprietario vive regolarmente e stabilmente, insieme ai propri familiari. Questa nozione è spiegata nell’art. 10 comma 3-bis del TUIR e coincide con la nozione di “domicilio abituale”. Quest’ultimo concetto si riferisce al luogo di residenza e al domicilio fiscale del contribuente, come definito dal DPR 600/73, a meno che non ci siano comunicazioni diverse all’Agenzia delle Entrate.
Non bisogna confondere il concetto di abitazione principale con quello di “prima casa”. Secondo le normative del DPR 131/86, una “prima casa” è situata nel Comune in cui il proprietario ha residenza o ha dichiarato di stabilire residenza entro 18 mesi dall’acquisto, o dove svolge la sua attività lavorativa. Se il contribuente trascorre la maggior parte dell’anno all’estero, si riferisce al luogo dove ha la sua attività principale.
Un individuo che si stabilisce all’estero ma che acquista un’abitazione in Italia, identifica questa come la sua “prima casa” in Italia, indipendentemente da altre proprietà all’estero. Durante l’acquisto, è essenziale che il compratore confermi di non avere un altro immobile nello stesso Comune dell’immobile appena acquistato, né diritti su un’altra casa in Italia.
Infine, c’è una distinzione tra “prima casa di abitazione” e “abitazione principale”. La legge 257/2004 definisce la “prima casa di abitazione” in modo simile alla “prima casa”, ma può non coincidere con l’abitazione principale. Questo significa che certi vantaggi, come tasse ridotte e mutui agevolati, si applicano solo all’immobile identificato come “prima casa” e alle sue pertinenze.
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