Datore di Ipoteca Terzario Quando si parla di “Terzo datore di ipoteca” ci si riferisce a una figura giuridica delineata dagli articoli 2868 e successivi del Codice Civile. Questa figura prende in considerazione chi, pur non essendo il debitore principale, decide di mettere a garanzia un suo asset per un debito di un’altra persona. Anche se ha offerto questa garanzia, il terzo datore non diventa un debitore a tutti gli effetti e, di conseguenza, non è soggetto alle stesse responsabilità del debitore principale. Se il debitore non adempie ai suoi obblighi, la banca (o chi ha concesso il finanziamento) può rivalersi sull’asset messo a garanzia dal terzo datore, ma non può richiedere a lui di saldare il debito in altro modo. Se il bene viene venduto per coprire il debito, il terzo datore ha il diritto di richiedere un rimborso al debitore originale.
In una situazione di finanziamento, il terzo datore di ipoteca si assume il compito di garantire il prestito attraverso la sua proprietà. In pratica, se il principale mutuatario non riesce a rimborsare il prestito alla banca, questa può vendere il bene garantito dal terzo datore e poi, quest’ultimo può cercare di recuperare il suo denaro dal mutuatario.
È fondamentale differenziare il ruolo del terzo datore di ipoteca da quello del fideiussore. Mentre il primo garantisce il debito attraverso una proprietà, il fideiussore si impegna personalmente a risarcire il creditore. Un’altra figura da distinguere è il “terzo acquirente”, che acquista un immobile già gravato da un’ipoteca. A differenza del terzo datore, il terzo acquirente non ha creato volontariamente l’ipoteca e le sue responsabilità sono notevolmente ridotte.