Fari Alogeni
Oggi, i veicoli che vediamo sulle strade spesso montano i fari alogeni come principale sistema di illuminazione. Questi hanno guadagnato popolarità a scapito di altre soluzioni luminose come i LED o le sorgenti allo xenon che erano favoriti precedentemente.
La caratteristica distintiva di un faro alogeno risiede nel suo meccanismo di illuminazione: sfrutta l’incandescenza di un gas alogeno, tipicamente bromo o iodio. Quando si mettono in funzione, il filo di tungsteno all’interno della lampada si riscalda grazie all’energia fornita dalla batteria. Generalmente, queste lampade generano una luce con una tonalità che si avvicina ai tremila kelvin, offrendo una luce di tonalità calda ma di alta intensità. Non solo superano in luminosità i fari tradizionali a incandescenza, ma vantano anche una durata impressionante, potenzialmente estendendosi fino a duemila ore di funzionamento.
Tra i principali punti di forza dei fari alogeni troviamo:
- Una vita operativa apprezzabile;
- Un costo generalmente inferiore rispetto ad altre alternative luminose;
- Una manutenzione relativamente lineare. Tuttavia, ci sono anche delle sfide e delle limitazioni associate:
- L’aspetto ambientale: contengono sostanze chimiche potenzialmente dannose e con un impatto ecologico;
- Lo smaltimento necessita di attenzione e deve conformarsi a specifiche regolamentazioni europee;
- Per fornire la luminosità desiderata, tendono a consumare più energia, generando più calore rispetto ad altre sorgenti luminose. È importante notare che, sebbene siano efficaci in ambienti urbani, la profondità della loro illuminazione potrebbe non essere ottimale per tragitti in autostrada.