Una clausola frequente nelle assicurazioni vita, e soprattutto nelle polizze orientate al risparmio, riguarda l’esenzione dal dovere di pagare i premi in presenza di una situazione di invalidità permanente del contraente.
In sostanza, se chi ha stipulato l’assicurazione diventa permanentemente invalido e non può più sostenere i costi, questa specifica disposizione gli consente di mantenere attiva l’assicurazione senza pagare ulteriori premi fino alla naturale conclusione del contratto. È come avere una protezione extra all’interno della protezione principale.
Mentre questa garanzia non è sempre standard in ogni contratto, è abbastanza diffusa tra molte compagnie assicurative. L’intensità dell’invalidità che declenca l’esenzione può differire tra una compagnia e l’altra.
Ecco alcuni punti da considerare riguardo questa disposizione:
- L’esenzione entra in gioco solo quando l’invalidità raggiunge una certa percentuale predefinita.
- Questa percentuale varia in base all’assicuratore.
- Non dare per scontato che ogni polizza contenga questa clausola.
- Per confermare la presenza e i dettagli di questa disposizione, è essenziale esaminare il documento informativo o il contratto in questione.
Essenzialmente, questa disposizione permette all’assicurato di rimanere protetto, nonostante un’invalidità che potrebbe impedire la normale professione. Questa protezione rimane in vigore solo fino alla conclusione del contratto. Una volta terminato, se si desidera rinnovare, l’invalidità potrebbe essere considerata come una condizione preesistente.
Molti assicuratori includono questa protezione non solo nelle polizze di risparmio, ma anche in altri tipi di assicurazioni, come quelle temporanee per decesso con copertura in caso di invalidità. Se un assicurato diventa invalido, non solo riceverà il risarcimento previsto, ma la sua assicurazione continuerà ad essere attiva senza ulteriori pagamenti fino al suo naturale termine.
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