Caldaia a gas stop dal 2024: novità sui bonus per la casa green. Cosa cambia e la direttiva UE sull’energia

L’attenzione verso la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico non ha mai avuto tanto rilievo. Recentemente, il Comitato Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo ha approvato una revisione delle normative sulle abitazioni eco-compatibili e sull’ottimizzazione delle prestazioni energetiche degli edifici. Con questa nuova decisione, presa l’11 febbraio, sono stati delineati tre principali traguardi: raggiungere la classe energetica E entro il 2020, la D entro il 2033 e puntare a edifici a emissioni zero entro il 2050. Cambiamenti significativi sono previsti anche per le caldaie a gas.

Tra il 13 e il 16 marzo si attende la ratifica ufficiale. Successivamente, avverrà un dialogo tra le tre principali entità europee (Parlamento, Commissione e Consiglio) per arrivare al testo finale, con possibili ulteriori aggiustamenti. Una volta consolidato, ogni nazione dell’Eurozona, Italia inclusa, dovrà integrare le nuove direttive. Entro il 1° gennaio 2024, il primo grande passo sarà l’eliminazione di incentivi per caldaie che utilizzano combustibili fossili. In Italia, gli incentivi per caldaie premiano chi opta per soluzioni a ridotto impatto ambientale, quindi, qualora questa politica persista, non ci dovrebbero essere contrasti con le nuove regolamentazioni UE.

Incentivi per caldaie a gas: Le modifiche previste dal 2024

Attualmente in Italia, chi sostituisce la propria caldaia può beneficiare di un Bonus del 50% per determinati interventi di rinnovo. Questa detrazione fiscale copre fino al 50% delle spese (con un tetto di 30.000 euro) per l’installazione di una caldaia di classe A. Tuttavia, c’è anche un Ecobonus del 65% per chi sceglie una caldaia di classe A con sistemi avanzati di termoregolazione.

Tutti gli stati membri dovranno adeguarsi alla nuova direttiva UE entro due anni dalla sua approvazione. Pertanto, si prevede che dal 2025 verrà proibita l’installazione di caldaie a combustibili fossili in edifici nuovi o in ristrutturazione. Tuttavia, verranno fatte eccezioni per caldaie alimentate da fonti rinnovabili e per soluzioni ibride come le pompe di calore.

D’altro canto, la messa al bando totale delle caldaie a gas potrebbe avvenire dal 2029. Nel frattempo, dal 2025 al 2026, verrà effettuata una revisione delle etichette di performance energetica, al fine di scoraggiare l’acquisto e incentivare la transizione verso soluzioni più verdi.

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