Ad substantiam

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Il Principio di Ad Substantiam

Il principio dell’ad substantiam rappresenta un baluardo nell’ambito giuridico, segnando una chiara linea di demarcazione tra ciò che rende un contratto valido e ciò che lo rende nullo. È un pilastro fondamentale nella stesura di documenti ufficiali.

Cos’è l’Ad Substantiam?

L’ad substantiam, proveniente dal linguaggio latino, si è evoluto nel tempo come un termine giuridico per denotare l’importanza della corretta forma nel dare vigore a un contratto. Questa specifica forma è cruciale per garantire che un accordo non rischi la nullità e che sia conforme a tutte le disposizioni legali previste.

Le normative che regolamentano la forma degli accordi giocano un ruolo determinante nell’assicurare che gli accordi siano vincolanti e le parti siano tenute a rispettarli. Pensando al mercato immobiliare, possiamo prenderlo come esempio: un contratto di vendita immobiliare richiede una forma scritta per essere considerato valido. Una semplice stretta di mano non è sufficiente a stabilire un trasferimento di proprietà nell’ambito legale.

Quando è Necessaria la Forma Scritta Ad Substantiam?

Ci sono specifici accordi in cui l’ad substantiam scritto è fondamentale, altrimenti si rischia di renderli nulli. Nel contesto immobiliare, questi includono:

  • Contratti che determinano il trasferimento di proprietà immobiliare;
  • Accordi che stabiliscono o modificano diritti come l’usufrutto su beni immobili, il diritto di superficie o diritti correlati;
  • Accordi di anticresi;
  • Contratti di affitto immobiliare con una durata superiore ai nove anni.

La formalizzazione di tali contratti può avvenire attraverso:

  1. Atto ufficiale.
  2. Documento privato autenticato.

Con l’atto ufficiale, un notaio si assicura che l’accordo venga registrato nel registro immobiliare, fornendo una cronologia dei cambi di proprietà e proteggendo le parti da possibili frodi. Se, ad esempio, un venditore tenta di vendere la stessa proprietà a più acquirenti, l’atto registrato per primo ha la priorità.

Allo stesso modo, il documento privato autenticato segue la forma dell’ad substantiam. Anche se non viene gestito direttamente da un notaio, può comunque essere registrato nel registro immobiliare per attestare il cambio di proprietà.

Per la sua autenticità e registrazione, è fondamentale che il contratto abbia firme verificate da un notaio. Questa forma scritta dell’ad substantiam si applica anche ad altri accordi, come i contratti di finanziamento, come nel caso dei mutui.

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