Tassa veicolare Per chi possiede una macchina registrata presso il PRA, l’Ente di Registrazione dei Veicoli, è obbligatorio pagare una determinata imposta denominata tassa veicolare.
Inizialmente, questo gravame fiscale si applicava solo ai veicoli in movimento, pertanto, se la macchina era parcheggiata in una zona privata, non si doveva pagare. Tuttavia, dal 1983, si è evoluta in una tassa legata al mero possesso del veicolo, a prescindere dal suo effettivo utilizzo.
Le date cruciali per il pagamento di questa tassa sono aprile, agosto e dicembre. Per determinare l’importo, bisogna considerare sia la potenza del veicolo, espressa in kW, che la sua categoria ecologica. Ad esempio, i veicoli Euro 4, Euro 5 ed Euro 6 hanno una tariffa di 2,58 euro per kW fino a 100 kW e di 3,87 euro per ogni kW addizionale. Le tariffe aumentano per le categorie ambientali inferiori.
Il pagamento può avvenire sia presso gli uffici dell’ACI, sia presso enti autorizzati, oppure online attraverso portali come Telebollo o Bollonet.
Se l’importo non viene saldato entro le date previste, il proprietario del veicolo dovrà affrontare penalità aggiuntive all’importo base, che variano a seconda del ritardo. Se il pagamento viene effettuato entro 15 giorni dalla scadenza, la multa sarà dell’0,1% per ogni giorno di ritardo. Questa percentuale cresce con l’aumentare del ritardo.
Alcuni veicoli, come quelli ibridi, elettrici o alimentati sia a gpl-metano che a benzina, possono beneficiare di riduzioni o esenzioni dalla tassa, a seconda della regione in cui sono registrati. Le vetture che hanno almeno 30 anni di immatricolazione godono di esenzione totale, ma devono pagare una tassa minima se circolano sulle strade pubbliche.