La trasmissione automatica rappresenta una scelta di guida in cui il guidatore non necessita di selezionare manualmente le marce durante la guida. Una volta selezionato il tipo di guida desiderato – come la modalità normale, retromarcia o parcheggio – l’intero processo di cambio delle marce viene gestito autonomamente dalla vettura. Questa caratteristica offre al guidatore l’opportunità di focalizzarsi esclusivamente sull’atto di guidare, rendendo l’esperienza al volante più serena.
Per chi cerca un’esperienza di guida distensiva, questa trasmissione risulta ideale. Molti la prediligono, sia per acquisti che per noleggi a lungo termine. Una delle particolarità del cambio automatico è la presenza, in certi modelli, del cambio sequenziale che consente di mutare le marce attraverso pulsanti posizionati sul volante. Questa funzionalità diventa particolarmente utile in situazioni di traffico intenso dove ci sono frequenti stop e ripartenze.
Con l’avvento della tecnologia, le auto dotate di questa trasmissione sono spesso munite di microprocessori. Questi dispositivi decidono l’apertura e la chiusura delle valvole in base alle esigenze del guidatore. Ad esempio, in caso di necessità di un incremento di velocità, il microprocessore interviene selezionando l’opzione più appropriata per il motore.
Sebbene frequentemente ritroviamo questa caratteristica nelle auto dotate di tecnologia avanzata, è raro trovarla in veicoli dove l’elettronica non ha un ruolo preponderante.
Tuttavia, come ogni tecnologia, anche la trasmissione automatica presenta dei limiti. In generale, le auto dotate di tale sistema tendono ad avere un costo superiore rispetto ai modelli manuali. Inoltre, alcuni guidatori esprimono preoccupazioni riguardo la durabilità di tale sistema, sostenendo che potrebbe essere soggetto a guasti. I costi di manutenzione e riparazione possono variare, e la resilienza del sistema può differire in base al tipo di veicolo, che sia una compatta, un SUV, un monovolume o una decappottabile.
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