Difficoltà nel rimborso: Chi sono i Cattivi pagatori?
In tempi recenti, si è notato un incremento nelle richieste di finanziamenti e mutui presso le banche e le istituzioni finanziarie. Gli accordi prevedono spesso rimborsi dilazionati. Tuttavia, ci sono situazioni in cui sia individui che imprese faticano a rispettare le scadenze dei pagamenti: a questi soggetti viene assegnato l’etichetta di Cattivi pagatori.
Essere un Cattivo pagatore: Le implicazioni Ma cosa comporta essere catalogati come Cattivi pagatori? Sia le persone che le aziende ricevono questa denominazione quando non sono in grado di onorare le rate dei loro finanziamenti. Questa condizione potrebbe portare alla notifica presso il CRIF, un sistema centralizzato che, attraverso il database Credit Bureau, traccia la storia creditizia dei richiedenti finanziamenti.
Il ruolo principale di questi sistemi è di agevolare le banche nell’attribuire prestiti, categorizzando gli utenti in base alla loro affidabilità. Questo meccanismo contribuisce a migliorare la gestione delle risorse da parte delle banche. L’aggiornamento delle informazioni avviene regolarmente e tiene conto sia dei finanziamenti complessivi erogati che di quelli superiori ai 30.000€ o problematici.
Ripercussioni di una cattiva reputazione creditizia Rientrare nella categoria dei Cattivi pagatori non è senza conseguenze. Infatti, banche e istituzioni finanziarie potrebbero essere più restie a concedere finanziamenti a questi soggetti. Essi possono controllare il passato creditizio dell’individuo o dell’azienda e verificarne la solvibilità. Questo potrebbe complicare la procedura di ottenimento di un nuovo prestito, rendendo necessarie ulteriori garanzie come l’emissione di cambiali o l’intervento di un garante.
Tempistiche delle notifiche presso il CRIF per i Cattivi pagatori Una volta segnalati come Cattivi pagatori, la loro situazione rimane visibile al CRIF per un periodo che può variare dai 12 ai 36 mesi, a seconda del numero di rate mancate.
Percorso di redenzione per i Cattivi pagatori Per essere rimossi dall’elenco dei Cattivi pagatori, è fondamentale saldare ogni debito in sospeso. Le procedure e i tempi di rimozione sono descritti nel Codice di deontologia e buona condotta delle SIC. La rimozione avviene automaticamente in base alla situazione del debito e alla puntualità nei pagamenti successivi. Ad esempio, un ritardo su una o due rate comporta una rimozione dopo 12 mesi dalla regolarizzazione, purché i successivi pagamenti siano tempestivi. Invece, se il ritardo è di 3 o più rate, la rimozione si verifica dopo 24 mesi, a condizione che i pagamenti siano regolari in quel periodo. In caso di mancato pagamento totale, la rimozione avviene 36 mesi dopo la data prevista dell’ultimo pagamento.
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