Sorgenti di Energia Le risorse energetiche disponibili possono essere categorizzate in vari modi. Le fonti primarie comprendono quelle che possono essere utilizzate direttamente nella loro forma naturale (ad esempio, il carbone, il petrolio, il gas naturale, la legna, i combustibili nucleari, il Sole, e il vento), mentre le fonti secondarie derivano dalla conversione delle fonti primarie in energia utilizzabile, come l’energia elettrica prodotta attraverso centrali elettriche specializzate nell’effettuare questa trasformazione.
Un’altra distinzione rilevante è tra fonti di energia rinnovabile e non rinnovabile. Le fonti rinnovabili generano energia che si rigenera costantemente attraverso processi chimici (come le biomasse) o fisici (come l’energia idrica, solare, eolica, ecc.). Al contrario, le fonti non rinnovabili sono caratterizzate da un consumo più rapido rispetto al loro processo di rigenerazione, come nel caso dei combustibili fossili come il petrolio, il carbone e il gas naturale.
Una legislazione significativa in questo contesto è rappresentata dal decreto legislativo 28/11, che implementa la direttiva 2009/28/CE volta a promuovere l’utilizzo di energie provenienti da fonti rinnovabili. Tale decreto definisce le “fonti di energia rinnovabile” come l’energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica, oceanica, idraulica, biomassa, gas proveniente da discariche, gas residui dai processi di depurazione e biogas. Questo decreto rientra nell’ambito delle recenti normative europee e nazionali mirate a promuovere l’adozione delle fonti rinnovabili e a favorire il risparmio energetico.
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