Inpdap – Istituto nazionale previdenza dipendenti amministrazione pubblica Una volta, l’INPDAP operava come l’ente principale per la gestione previdenziale dei dipendenti del settore pubblico. Questo organismo venne alla luce nel 1994 ma, nel 2011, cessò le sue operazioni, affidando le sue responsabilità all’INPS, ente centrale per la previdenza in Italia.
Quando il Decreto Legge Salva Italia divenne operativo, attraverso la conversione del Decreto n. 201/2011 in Legge n. 214/2011, l’INPS assunse la responsabilità delle funzioni precedentemente svolte dall’INPDAP. Oggi, l’INPS gestisce contributi pensionistici, riscossione del TFR al termine del servizio, fornisce servizi di previdenza aggiuntiva e gestisce anche le domande di finanziamenti da parte dei lavoratori pubblici.
In aggiunta, l’INPS fornisce diverse opzioni di finanziamento ai dipendenti e pensionati pubblici. Esistono offerte di prestiti di diverso tipo: piccoli prestiti, finanziamenti di lunga durata e mutui. Per quanto riguarda i prestiti derivati dall’ex INPDAP, chi è iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali può ottenere fino a otto stipendi, da restituire in 48 mesi. Il prestito breve dell’INPS viene offerto con termini da 1 a 4 anni a un tasso predeterminato. I finanziamenti di lunga durata, d’altra parte, possono estendersi fino a dieci anni, con il pagamento non superiore a un quinto del reddito mensile. Chi lavora nel settore pubblico può anche chiedere all’INPS un mutuo, sia per l’acquisto della prima abitazione che per la rinegoziazione di un mutuo esistente. Questi mutui possono essere fissi o variabili, con un limite di 300.000 euro.
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