Montante

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Montante Il termine montante, nel settore finanziario, non va confuso con concetti come il capitale principale, gli interessi dovuti o l’importo sollecitato da un’entità bancaria. Tale terminologia ha un’accezione precisa e la sua valutazione coinvolge particolari metodi di calcolo.

In termini matematici e finanziari, il montante rappresenta un quantitativo economico che si riferisce a un periodo temporale determinato. Tale cifra non solo include il capitale iniziale, ma anche l’accumulo di interessi durante il periodo stabilito.

Riguardo ai prestiti, il montante equivale all’ammontare totale che il debitore restituirà all’ente creditizio che ha erogato il finanziamento. Pertanto, all’interno di questo totale, sono compresi anche gli interessi accumulati. Ad esempio, per un finanziamento di 10 mila euro con un tasso d’interesse del 10% e una durata di 12 mesi, il montante si aggirerebbe intorno agli 11 mila euro. Questa cifra si deriva aggiungendo il capitale principale, cioè 10 mila euro, agli interessi annuali, che sono di 1.000 euro.

Ovviamente, maggiore è il periodo di rimborso del prestito, maggiore sarà l’importo degli interessi da pagare, influenzando così l’ammontare totale del montante.

Sulla base di queste considerazioni, possiamo considerare il montante come l’effettivo costo di un prestito, che si determina sommando il capitale principale e gli interessi accumulati dall’inizio alla fine del periodo di prestito. La formula essenziale per determinare il montante può essere espressa come: M = C (capitale) + I (interessi).

Però, a seconda delle clausole del prestito contrattuale, la determinazione del montante può basarsi sia su interessi semplici sia composti. In tali situazioni, vengono applicate formule matematiche più elaborate. Per quanto riguarda i prestiti, la gran parte delle banche utilizza un metodo di calcolo del montante chiamato ‘ammortamento alla francese’, che risulta essere più intricato rispetto al metodo standard.

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