Il propulsore a benzina, uno dei motori più predominanti nell’industria automobilistica, gode di notevole popolarità in tutto il globo grazie alla sua versatilità e alla sua capacità di generare potenza in modo efficace.
Comunemente noto anche come “Ciclo Otto”, il motore a benzina funziona secondo un principio a quattro fasi:
- Ingresso dell’aria
- Compressione
- Espansione
- Emissione
Non si limita solamente alle automobili, ma trova applicazione anche in motociclette, furgoni, ciclomotori e talvolta persino in piccoli aerei monomotori con elica, convertendo energia termica in energia cinetica.
Questi motori presentano diverse varianti, con il numero di cilindri che generalmente aumenta con la cilindrata complessiva, e configurazioni diverse, che possono essere in linea o a “V” con un angolo tra i cilindri variabile da 60 a 180 gradi. Nella maggior parte dei motori tradizionali, l’angolo tra i cilindri è di 90 gradi.
L’accensione della miscela di aria e benzina all’interno dei cilindri, che causa il movimento su e giù del pistone, è innescata da una candela che genera una scintilla. Questi motori richiedono generalmente una manutenzione più semplice rispetto ad altre tipologie ed eccellono nelle prestazioni di accelerazione, rendendoli una scelta popolare per gli amanti della guida sportiva. Naturalmente, esistono diverse alternative tra cui il motore elettrico, il propulsore a gas naturale (GPL), il motore ibrido e la scelta dipende dal tipo di veicolo e dalle esigenze specifiche.