Nel contesto finanziario, il termine “Mutuante” identifica l’ente o individuo che concede una somma di denaro o risorse fungibili all’interno di un accordo di mutuo. Questa somma è frequentemente utilizzata per finalità legate all’acquisto o rinnovamento di proprietà immobiliari. L’individuo o entità che riceve la somma, invece, è tenuto a rimborsare la quantità concordata, oltre agli interessi.
Le principali istituzioni che possono concedere mutui includono banche, sia quelle tradizionali che si occupano di operazioni bancarie quotidiane, sia quelle focalizzate unicamente sui mutui. Queste ultime, pur avendo processi più rapidi, tendono a offrire una gamma più ristretta di prodotti. Gli istituti di credito, dall’altro lato, sono simili alle banche ma con una maggiore enfasi sul risparmio. E poi ci sono le società finanziarie, che si concentrano maggiormente su prestiti e finanziamenti specifici, tra cui quelli immobiliari.
Quando un individuo si avvicina a queste istituzioni per un mutuo, il mutuante valuta vari criteri prima di concedere il finanziamento. Questi criteri includono l’analisi della storia creditizia del richiedente, la valutazione della sua capacità finanziaria (assicurandosi che il rimborso mensile non ecceda un terzo del reddito totale), l’età del richiedente e una valutazione professionale del valore dell’immobile.
Per minimizzare i rischi, il mutuante spesso chiede delle garanzie. Una delle più comuni è l’ipoteca sulla proprietà, che permette al mutuante di recuperare i suoi soldi vendendo l’immobile in caso di inadempimento. In certi casi, può essere richiesta anche una garanzia personale, come la fideiussione, in cui un terzo si impegna a coprire l’obbligo finanziario nel caso il principale debitore non sia in grado di farlo.
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