Mutuo ipotecario

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Mutuo ipotecario

Un mutuo ipotecario rappresenta una forma di finanziamento a lungo termine, solitamente superiore ai 5 anni, che viene stipulato principalmente per acquistare o ristrutturare un immobile. Questo prestito ha una particolarità: in caso di mancato rimborso da parte di chi lo sottoscrive, l’ente finanziatore ha la possibilità di rivalersi sull’immobile garantito dall’ipoteca, trasformandolo in un mezzo di sicurezza. Questo significa che l’istituzione bancaria, qualora non riceva le rate pattuite, ha il diritto di prendere possesso e vendere l’immobile grazie al “diritto di prelazione”.

L’ipoteca sulla proprietà, per avere validità, deve essere iscritta nel Registro degli Immobili del Comune in cui si trova l’immobile. Tale iscrizione ha una durata di 20 anni, dopodiché, se non rinnovata, perde efficacia. L’atto di iscrizione segna l’effettiva attivazione del mutuo e la responsabilità di registrazione e stipula del contratto ricade sul notaio.

Quando si parla di costi del mutuo, non bisogna pensare solo all’importo principale. Ci sono anche gli interessi, definiti nel piano di ammortamento. Gli interessi sono influenzati da vari indicatori come l’EURIBOR per i mutui a tasso variabile e l’IRS per quelli a tasso fisso, oltre allo spread, che costituisce la parte di profitto per la banca.

Esistono due varianti principali del mutuo ipotecario:

  • A tasso fisso: la persona paga una quota di interesse costante, ideale per chi cerca stabilità e vuole evitare sorprese legate alle fluttuazioni dell’Euribor.
  • A tasso variabile: la rata varia in base ai cambiamenti periodici dei tassi di interesse, suggerito per chi può sfruttare periodi favorevoli dell’Euribor e non teme picchi di inflazione.

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