Il concetto del tasso di ingresso
Quando si fa riferimento al “tasso di ingresso”, si intende il tasso di interesse che viene applicato nelle prime fasi di un piano di ammortamento. È comune per le banche proporre un tasso di ingresso come una specie di offerta introduttiva per attrarre nuovi clienti, rendendo l’inizio del rimborso del mutuo più economico rispetto ai periodi successivi.
Le banche, con l’intento di estendere la loro clientela, propongono questo tasso di ingresso, facendo sì che i clienti godano di condizioni economiche favorevoli nelle prime tappe del loro mutuo. Una volta che questa fase introduttiva si conclude, l’interesse applicato passa a ciò che era stato precedentemente concordato nel contratto. Questo tasso successivo, noto anche come “tasso a regime”, può avere una natura sia variabile che fisso, a seconda degli accordi presi.
È fondamentale, per chi è alla ricerca di un mutuo, comprendere se la banca sta promuovendo il tasso di ingresso o il tasso a regime. Questa distinzione si trova anche nei mutui misti. Con questi, il mutuatario ha la possibilità di rivedere e, eventualmente, cambiare il tipo di tasso periodicamente, generalmente ogni 2-5 anni. Il tasso applicato all’inizio è noto come tasso di ingresso e, a seguito del primo periodo, può rimanere invariato o subire variazioni.