Fondato nel 1945, l’Ufficio Italiano Cambi (UIC) aveva il compito principale di sorvegliare le riserve valutarie d’Italia e di monitorare le transazioni di capitale legate al commercio estero. Tuttavia, dal 1 gennaio 2008, questo ente è stato dissolto e le responsabilità sono state trasferite alla Banca d’Italia.
In quanto entità giuridica pubblica con autonomia gestionale, l’UIC deteneva l’esclusività nelle operazioni di acquisto d’oro e nelle transazioni valutarie internazionali. Uno dei suoi principali ruoli era quello di regolare la quantità di denaro circolante, utilizzando strumenti come l’acquisto o la vendita di titoli nella modalità del pronti contro termine, permettendo così di gestire l’aspetto internazionale della liquidità.
Con l’ingresso dell’Italia nella comunità economica europea, le responsabilità dell’UIC hanno subito un’evoluzione, focalizzandosi maggiormente sulle operazioni anti-riciclaggio e sul contrasto alle fonti di finanziamento del terrorismo. Ora, con l’eliminazione dell’UIC, questi compiti sono gestiti dall’unità di informazione finanziaria all’interno della Banca d’Italia. Questa unità elabora e studia i rapporti forniti dalle banche su possibili attività sospette di riciclaggio o finanziamenti al terrorismo e, in presenza di prove concrete, avvisa gli organi appropriati. Un ruolo cruciale precedentemente svolto dall’UIC, e ora dalla Banca d’Italia, riguarda anche l’analisi statistica delle informazioni relative alle valute.
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