Trasferimento di Fornitura di Gas ed Elettricità Mutazione di fornitura di gas ed elettricità Il termine mutazione descrive il passaggio del contratto di approvvigionamento da un cliente a un altro senza interrompere l’erogazione di energia elettrica o gas. La mutazione si differenzia dal subentro, che rappresenta l’attivazione di un contratto di fornitura da parte di un nuovo cliente dopo la cessazione del contratto del cliente precedente. Quest’ultimo ha anche richiesto la disattivazione del contatore per gas o elettricità. Va notato che vi è l’obbligo di effettuare una mutazione dell’utenza in caso di decesso del titolare del contratto. Per procedere con una mutazione del contratto di fornitura di luce o gas, è necessario inoltrare una richiesta al venditore che, a sua volta, informerà il distributore. È fondamentale avere a disposizione i dati del nuovo intestatario, il codice POD (per l’energia elettrica), il codice PDR (per il gas), i dati relativi alla lettura dei contatori e la potenza impegnata (nel caso dell’energia elettrica).
Nel caso in cui non si siano a disposizione le informazioni riguardanti il fornitore del cliente precedente, è possibile rivolgersi all’Ufficio per la Tutela dei Consumatori di energia. È sufficiente inviare, per posta o fax, il modulo di richiesta insieme alla dichiarazione sostitutiva di atto notarile e una fotocopia di un documento d’identità.
Per quanto concerne il passaggio di fornitura di gas, al cliente sarà richiesto di coprire i costi amministrativi e quelli relativi alla prestazione commerciale, secondo quanto stabilito nei singoli contratti.
Per quanto riguarda invece l’energia elettrica, i clienti con un contratto a condizioni di maggiore tutela devono affrontare i seguenti oneri:
- Una quota fissa di 27,59 € per i costi amministrativi.
- Una quota fissa di 23 €.
- Un’imposta di bollo di 16,00 € per il nuovo contratto.
- L’esercente può altresì richiedere al cliente, al momento della conclusione del contratto, un deposito cauzionale o altra forma di garanzia.
I clienti che hanno scelto il mercato libero devono invece coprire:
- Una quota fissa di 27,59 € per i costi amministrativi.
- Un addebito dei costi relativi alla prestazione commerciale, come specificato nei singoli contratti.
- In aggiunta, l’esercente può richiedere al cliente, al momento della conclusione del contratto, un deposito cauzionale o altra forma di garanzia, oltre al pagamento dell’imposta di bollo (16,00 €).