Scopri come calcolare l’importo dell’anticipo TFS per i dipendenti pubblici

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Sommario

Il Trattamento di Fine Servizio (TFS) è un’indennità prevista per legge per i dipendenti pubblici e statali assunti a tempo indeterminato prima di gennaio 2001 che vanno in pensione. Solitamente, l’erogazione del TFS avviene d’ufficio, ma i tempi possono essere estremamente lunghi. Per ovviare a questo problema, è possibile richiedere l’anticipo TFS da parte di una banca.

L’anticipo TFS consiste nella cessione del trattamento in favore di una banca per ottenere in tempi brevi le somme spettanti. In cambio di questa riduzione dell’attesa, il pensionato corrisponde alla banca un interesse, ma non è necessario presentare alcuna forma di garanzia. Questo particolare finanziamento è erogato anche a condizioni agevolate e gode della copertura del Fondo di garanzia di cui all’articolo 23 del decreto-legge n. 4/2019.

L’anticipo TFS/TFR si presenta quindi come un’opzione estremamente vantaggiosa per il pensionato che intende utilizzare l’indennità per realizzare un progetto o affrontare spese improvvise. Tuttavia, l’importo effettivamente finanziabile varia di caso in caso, a seconda dell’entità del trattamento maturato dal richiedente.

Per scoprire l’importo TFS dipendenti pubblici e, di conseguenza, quanto sarà possibile ottenere con un finanziamento per l’anticipo, bisogna partire dall’entità del trattamento maturato dal richiedente.

Conosci i dettagli del calcolo liquidazione per dipendenti pubblici e quali documenti presentare

Il TFS per i dipendenti pubblici viene calcolato sulla base dell’ultima retribuzione del dipendente. L’indennità matura a causa dei versamenti effettuati dall’amministrazione datrice di lavoro e dal dipendente stesso, che contribuisce a questa liquidazione con una percentuale pari al 2,5%.

L’importo TFS dipendenti pubblici è caratterizzato dalla sua natura retributiva e previdenziale. Inoltre, può essere erogato in varie modalità: in un’unica soluzione se la somma lorda complessiva non supera i 50.000 euro, in due rate annuali se la somma lorda complessiva è superiore a 50.000 euro ma inferiore a 100.000 euro, o in tre rate annuali se la somma lorda complessiva supera i 100.000 euro.

Per stimare l’indennità che si otterrà, l’Inps fornisce un apposito documento. Tuttavia, se si vuole fare un calcolo prima di presentare la domanda di certificazione dell’importo TFS dipendenti pubblici, è possibile basarsi sui dati contenuti nel prospetto TFS. Questo documento, che può essere consultato online tramite il fascicolo previdenziale del cittadino presente sul sito Inps, contiene tutti i dati giuridici ed economici utili per l’elaborazione dell’indennità, nonché le informazioni relative alle modalità previste per il versamento del trattamento a beneficio del dipendente.

Scopri i tempi di erogazione del TFR per dipendenti pubblici

Il TFR dipendenti pubblici viene erogato in una o più tranche, a seconda dell’entità del trattamento maturato. I dipendenti pubblici che arrivano alla pensione e hanno maturato i requisiti per l’accesso al trattamento previdenziale a partire da gennaio 2014 ottengono il TFR secondo le seguenti modalità:

  • In una sola erogazione se il trattamento complessivo lordo non supera i 50.000 euro.
  • In due rate con cadenza annuale, se il trattamento complessivo lordo è compreso tra 50.000 e 100.000 euro. In questo caso, il primo versamento ha importo pari a 50.000 euro, il secondo corrisponde alla quota di TFR rimanente.
  • In tre rate con cadenza annuale se il trattamento complessivo lordo ha un importo superiore a 100.000 euro. I primi due versamenti hanno importo pari a 50.000 euro, il terzo corrisponde alla quota residua del TFR. Il pagamento della seconda e della terza tranche avviene rispettivamente dopo 12 e 24 mesi dalla data in cui decorre il diritto al versamento della prima quota.

I tempi di liquidazione del TFR dipendenti pubblici variano a seconda della ragione che porta alla cessazione del rapporto di lavoro: entro 105 giorni per morte o inabilità, dopo 12 mesi dalla fine del rapporto professionale per raggiungimento del limite di età o termine del contratto a tempo determinato, dopo 24 mesi dalla cessazione negli altri casi.

Come per il TFS, il TFR è corrisposto d’ufficio, quindi non è necessario presentare una domanda per ottenerlo. L’attivazione di una procedura di richiesta è prevista solo nell’ipotesi di anticipo TFR dipendenti pubblici, con la possibilità di effettuare simulazioni online su www.inps.it, oppure ricorrendo al supporto di un consulente del credito specializzato in questo segmento di prestiti.

Impara a calcolare la liquidazione per dipendenti pubblici e statali per l’anticipo TFS

Per calcolare il tuo trattamento fine servizio, dobbiamo avere alcuni dati di esempio. Con la seguente simulazione, ti mostreremo come calcolare una stima del TFS maturato utilizzando i tuoi dati:

  • Il tuo stipendio lordo è di €2.400 (come ultima paga prima del pensionamento);
  • Hai maturato 41 anni di servizio utili per la buona uscita.

Per calcolare il TFS maturato, utilizziamo questi dati:

  • €2.400 x 13 mensilità = €31.200 (stipendio annuo lordo);
  • €31.200 ÷ 12 mesi = €2.600 (media mensile lorda);
  • €2.600 – 25% = €1.950 (stipendio mensile medio al netto delle tasse);
  • €1.950 x 41 = €79.950 (calcolo approssimativo TFS maturato).

Per ottenere una stima più precisa, ti consigliamo di chiedere informazioni dettagliate ad un consulente specializzato in questo segmento di credito.

Passiamo ora all’importo accessibile dall’ex dipendente pubblico o statale con il prestito per anticipo. La normativa sull’anticipo TFS/TFR stabilisce che la concessione di questo particolare finanziamento a tasso agevolato possa avvenire solo da parte di banche e società finanziarie che hanno sottoscritto il relativo Accordo Quadro.

L’accordo impone un limite di 45.000 euro come massimo importo TFS dipendenti pubblici che può essere concesso a condizioni agevolate da parte degli istituti di credito che hanno sottoscritto l’accordo quadro. In questo caso, il beneficiario del prestito di anticipo TFS/TFR gode dell’applicazione di condizioni di rimborso agevolate.

Se invece la richiesta di anticipo TFS viene presentata ad una banca che non rientra nella convenzione, il beneficiario non è soggetto al limite di 45.000 euro e può quindi richiedere fino al 100% del trattamento maturato, a tasso di mercato. Inoltre, la banca che non ha sottoscritto l’Accordo Quadro non è tenuta all’applicazione del tasso di interesse agevolato stabilito dall’accordo.

In ogni caso, l’anticipo TFS/TFR si presenta come un’opzione estremamente vantaggiosa per il pensionato che intende utilizzare l’indennità per realizzare un progetto o affrontare spese improvvise. Prima di decidere di richiedere un anticipo, è importante valutare attentamente tutte le opzioni disponibili e considerare gli eventuali rischi e costi associati.

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