Vantaggi dei prestiti Inpdap per pensionati

Sommario

Le banche e le società finanziarie apprezzano molto i prestiti basati sulla cessione del quinto della pensione perché questi offrono garanzie legali in caso di finanziamento e perché gli assegni sono vitalizi. Questa soluzione diventa ancor più allettante quando si parla di prestiti Inpdap per pensionati.

I prestiti Inpdap per pensionati sono una categoria di prodotti molto diversi tra loro ma che hanno in comune il meccanismo della cessione del quinto della pensione. Regolamentati dalla legge 80/2005 e dal d.p.r. n 180/1950, questi prestiti prevedono la sottoscrizione di una polizza obbligatoria contro il rischio vita e una durata massima di 10 anni.

Per proteggere se stesse, le banche detraggono la rata direttamente dalla fonte, riducendo così al minimo il rischio di insolvenza e consentendo l’erogazione del capitale anche a coloro che hanno avuto problemi con i rimborsi dei finanziamenti precedenti.

Tutto ciò che devi sapere sui finanziamenti agevolati dell’Inpdap per pensionati

I lavoratori pubblici in pensione possono beneficiare della cessione del quinto attraverso i prestiti Inpdap per pensionati. Tuttavia, molti di loro scelgono di non optare per la scelta del piccolo prestito offerto direttamente dall’ente previdenziale, che ha una durata massima di 4 anni.

La ragione per cui molti pensionati evitano di scegliere questa opzione è perché presenta notevoli svantaggi rispetto alla comune cessione del quinto. Non solo prevede importi molto bassi, con un limite fissato a 8 mensilità di pensione, ma l’erogazione è subordinata a diversi requisiti, tra cui l’iscrizione a un apposito Fondo Credito.

Inoltre, i costi non sono particolarmente vantaggiosi e l’erogazione è incerta. Infatti, il richiedente non ha alcuna certezza di ottenere il finanziamento poiché il Fondo Credito stanzia i budget con cadenza annuale. Se le risorse destinate ai prestiti Inpdap per pensionati sono terminate al momento della richiesta, il pensionato vedrà rigettata la sua domanda.

Importi, spese e condizioni dei prestiti cessione del quinto dell’Inpdap

I prestiti Inpdap su cessione del quinto erogati da banche e società finanziarie offrono un quadro completamente diverso rispetto a quelli erogati direttamente dall’ente previdenziale. In questo caso, l’ente di credito non ha alcun ruolo nel contratto e il beneficiario può ottenere importi superiori a 20.000 euro e piani di rimborso più lunghi di 60 mensilità.

Quando la banca o società finanziaria è convenzionata con l’Inps (in particolare con la Gestione ex Inpdap), il pensionato gode di condizioni agevolate in termini di tassi e spese. Inoltre, la presenza della convenzione spesso significa anche tempi di erogazione più brevi e procedure semplificate.

Non sorprende quindi che molti pensionati pubblici scelgano questo tipo di prestito personale, che non ha limitazioni di importo e durata da parte dell’ente previdenziale. L’importo concesso dipende esclusivamente dalla capacità di rimborso del beneficiario, calcolata in base alla quota cedibile e nel rispetto della salvaguardia del trattamento minimo. Inoltre, prima della sottoscrizione del finanziamento, l’ente previdenziale verifica che l’interesse sia inferiore alla soglia di usura e/o al tasso stabilito dalla convenzione.

Inoltre, le cessioni del quinto in convenzione possono offrire tassi di interesse molto vantaggiosi. Tuttavia, per trovare la proposta più adatta al proprio profilo di richiedente, è sempre consigliabile confrontarsi con un consulente del credito. Solo con il supporto di un esperto è possibile valutare nel dettaglio ogni proposta e trovare la migliore offerta.

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